Il Fondo nuove competenze consente alle imprese, di qualunque settore e dimensione, di formare e riqualificare i propri dipendenti, modificando temporaneamente l’orario di lavoro.
L’azienda, infatti, può ridurre l’orario lavorativo del lavoratore per destinare parte delle ore a corsi di formazione per il miglioramento delle sue competenze e il Fondo si fa carico del costo del lavoratore in formazione, senza diminuirne lo stipendio e senza costi per l’azienda.
Il Fondo nuove competenze è un fondo pubblico cofinanziato dallo Stato e dal Fondo sociale europeo (Fse - Pon Spao) gestito da Anpal e nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19.
Il Fondo Nuove Competenze si presenta oggi, nel periodo che stiamo vivendo, come un’ottima opportunità per quelle imprese che come noi credono che la crisi debba essere trasformata in un’opportunità di crescita aziendale, partendo dalla formazione dei propri dipendenti.
Dal 13 dicembre 2022 e fino al 28 febbraio 2023 le imprese potranno inoltrare, mediante la piattaforma online a ciò dedicata, l’apposita domanda per fruire dell’agevolazione del Fondo Nuove Competenze. Il fondo, gestito da Anpal, si prefigge di promuovere e valorizzare l’occupazione in modo fattivo ed efficace. In questa nuova edizione, si segnalano due novità: la formazione dei lavoratori per fronteggiare la doppia transizione digitale ed ecologica; il coinvolgimento dei Fondi interprofessionali. Per il Fondo Nuove Competenze sono stati complessivamente stanziati 1 miliardo di euro a valere su risorse ReactEU confluite nel Programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione (Pon Spao).
Dal mese di dicembre è possibile aderire al nuovo avviso pubblico del Fondo Nuove Competenze. Dato infatti l’enorme successo della prima edizione del Fondo Nuove Competenze, che ha permesso di finanziare 14.000 aziende, con il coinvolgono di oltre 700 mila lavoratori nei percorsi di formazione, è stata varata una nuova iniziativa a tutto vantaggio delle imprese.
Infatti, a partire dal 13 dicembre 2022, le imprese potranno partecipare alla nuova edizione del Fondo Nuove Competenze che presenta una disponibilità finanziaria di 1 miliardo di euro a valere su risorse ReactEU, confluite nel Programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione (Pon Spao).
Il Fondo Nuove Competenze (FnC) è nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19 ed è stato successivamente inserito tra gli interventi che, insieme al programma GOL e al sistema duale, completano il Piano Nazionale Nuove Competenze previsto nell’ambito del PNRR quale “quadro di coordinamento strategico per gli interventi di aggiornamento/riqualificazione volti a fronteggiare i fabbisogni di nuove competenze derivanti dalle transizioni digitali ed ecologiche e dagli effetti della pandemia da COVID 19”.
La finalità si sostanzia nell’agevolare l’innalzamento del livello del capitale umano, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato di lavoro, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi, in risposta alle transizioni ecologiche e digitali.
Ci troviamo al cospetto di una misura annoverabile tra gli strumenti della cosiddetta politica attiva rappresentata dall’insieme di iniziative per promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo della popolazione.
Pubblico e cofinanziato dal Fondo sociale europeo, il FnC permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione. Le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del FnC, grazie ai contributi dello Stato e del Fse - Pon Spao, gestito da Anpal.
Il ruolo di Anpal si concretizza nell’emanare avvisi con termini e modalità per presentare le domande e loro requisiti. Valuta le istanze, determina l'importo da erogare, trasmette a INPS i finanziamenti, monitora l'andamento e controlla la spesa.
Possono presentare istanza di ammissione ai contributi previsti dal FnC tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica di cui al decreto legislativo n. 175 del 2016, che abbiano sottoscritto entro il 31 dicembre 2022 accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle professionalità dei lavoratori negli ambiti indicati dall’avviso, da realizzarsi anche nel corso dell’annualità 2023.
Il Fondo Nuove Competenze consente alle imprese, di qualunque settore merceologico e dimensione, di formare e riqualificare i dipendenti, modificando temporaneamente l’orario di lavoro, previa sottoscrizione di un accordo sindacale.
Nessuna limitazione per i soggetti che intendono intraprendere percorsi di reskilling e upskilling dei lavoratori specialmente nei settori del digital e transizione ecologica, come predicato dal PNRR
Il Fondo copre i costi del 100% dei contributi assistenziali e previdenziali (al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo) e del 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione.
Il datore di lavoro può presentare una singola istanza con un unico progetto formativo.
L’istanza potrà essere presentata dal legale rappresentante o suo delegato tramite l’accesso con SPID, CIE o CNS alla piattaforma informatica dedicata MyANPAL a partire dal giorno 13 dicembre 2022 dalle ore 11. L’eventuale delega dovrà avvenire per iscritto e dovrà essere inserita informaticamente, corredata dal documento di identità del delegato e del delegante.
Sarà possibile presentare istanze di ammissione a contributo fino al 28 febbraio 2023.
Ogni istanza di accesso al Fondo Nuove Competenze 2023 deve:
In più, sempre in piattaforma, dovranno essere inserite alcune informazioni dell’azienda richiedente, tra cui:
Laddove prima della suddetta data si verifichi un esaurimento delle risorse disponibili, risultante dalle istruttorie effettuate secondo il criterio cronologico di presentazione, le istanze pervenute in carenza delle disponibilità finanziarie previste dall’avviso verranno inserite in una apposita lista e ammesse a iter di valutazione solo nel caso in cui, in tempi coerenti con la rendicontazione delle attività, si rendessero disponibili risorse aggiuntive.
Il contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non potrà eccedere i 10 milioni di euro. I progetti formativi dovranno prevedere, per ciascun lavoratore coinvolto, una durata minima di 6 ore e massima di 200 ore. Le attività formative e la relativa rendicontazione, salvo diversa indicazione da parte di ANPAL, dovranno concludersi, a pena di inammissibilità del contributo, entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza. Il datore di lavoro ammesso a contributo potrà richiedere un’anticipazione nel limite del 40% del contributo concesso, previa presentazione di una fidejussione.
La grande novità di Fondo Nuovo Competenze 2022-2023 è che non sarà più esclusivamente settata sul mondo digital, ma si aprirà, quest’anno, anche alla sostenibilità e, quindi, alla transizione ecologica del sistema produttivo previsto dal PNRR.
È molto importante ricordare, a differenza di quanto avveniva con il vecchio FNC, che la formazione potrà essere erogata solo ed esclusivamente attraverso i fondi interprofessionali o da enti accreditati a livello nazionale e regionale, come il CSF.
I progetti formativi dovranno prevedere per ciascun lavoratore coinvolto una durata minima di 40 ore sino a massimo di 200 ore.
COMPETENZE DIGITALI E GREEN
Il quadro di riferimento per le competenze digitali di base sarà il DgComp 2.1:
1️⃣ Alfabetizzazione su informazioni e dati
2️⃣ Comunicazione e collaborazione
3️⃣ Creazione di contenuti digitali
4️⃣ Sicurezza
5️⃣ Risolvere problemi
Mentre per le competenze digitali specialistiche si fa rifermiento al «e Competence Framework 3.0»:
1️⃣ Pianificare
2️⃣ Realizzare
3️⃣ Operare
4️⃣ Abilitare
5️⃣ Gestire
Oltre alla tipologia di competenze, sono previsti anche dei precisi livelli di apprendimento. E cioè:
✔ base (con apprendimento autonomo e guidato)
✔ intermedio
✔ avanzato
✔ altamente specializzato
Per le competenze utili alla transizione ecologica, si fa riferimento alla classificazione ESCO, in cui sono elencate le competenze necessarie a tutte le aziende di tutti i settori. Ci sono, infatti, degli aspetti sostenibili da approfondire in ogni ambito, come ad esempio:
▪ edilizia
▪ impiantistica
▪ pesca
▪ rifiuti
▪ logistica
▪ estrazione minerali
▪ agricoltura
▪ allevamento
▪ produzione calzature
▪ e, in generale, gestione d’azienda
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